Norma UNI 10779:2014
Il 06 Novembre 2014 è stata pubblicata la nuova normativa UNI 10779:2014.
la presente normativa specifica i requisiti costruttivi e prestazionali minimi da soddisfare nella
progettazione, installazione ed esercizio delle reti idranti destinate all'alimentazione di apparecchi
di erogazione antincendio. La nuova normativa viene applicata agli impianti da installare o da
modificare, a seguito della valutazione del rischio d'incendio, nelle attività sia civili sia industriali.
La norma non si applica nei casi in cui sia consentita la derivazione degli apparecchi di erogazione
(naspi) dalla rete idrico-sanitaria a servizio dell'attività, senza separazione, dopo l'alimentazione,
delle rispettive reti idriche.
Tra le principali novità viene prevista, oltre alle tradizionali reti ordinarie, anche una parte riguardo
alle reti di idranti all'aperto.
Le reti idranti all'aperto possono essere di due tipologie:
- A Umido (con acqua in pressione)
- A Secco per le quali si applicano i requisiti aggiuntivi previsti dalla UNI/TS 11559:2014
Per gli Idranti a Muro viene specificato che devono essere conformi alla norma UNI EN 671-2 e le
relative attrezzature devono essere permanentemente collegate alla valvola di intercettazione.
Per i gruppi attacco autopompa viene specificato che gli attacchi con girello UNI 804 devono essere
protetti contro l'ingresso di corpi estranei a mezzo di tappo maschio, filettato secondo UNI 810 e
sagomato in modo da poter essere rimosso con chiave unificata UNI 814.
Vengono inoltre previsti dei criteri di scelta in base al livello di pericolosità come da tabella qui
sotto:
Classificazione rischio
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Dimensione
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LIVELLO 1 senza protezione esterna
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Diam. 65 (2”1/2 )con 1 attacco UNI 70
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LIVELLO 2
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Diam. 80 (3” ) con 2 attacco UNI 70
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LIVELLO 3
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Diam. 100 (4” ) con 3 attacco UNI 70
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Oltre alle caratteristiche aggiuntive quali la conformità delle valvole alla norma UNI 11443,
dispositivo di drenaggio nel caso di possibilità di gelo.
Per l'installazione delle reti idranti all'aperto , e solo per esse, viene specificato che nelle reti idranti
con apparecchi erogatori costituiti da idranti a colonna soprassuolo o da idranti sottosuolo, gli
apparecchi devono essere collocati in modo che ciascun apparecchio sia raggiungibile, da ogni
punto dell'attività interessato dal pericolo d'incendio, con percorsi reali non maggiori di 45 m;
mentre nelle reti idranti con apparecchi erogatori costituiti da idranti a muro o naspi, gli apparecchi
devono essere collocati in modo che ciascun apparecchio sia raggiungibile da ogni punto
dell'attività interessato dal pericolo d'incendio con percorsi reali non maggiori di 30 m.
Viene inoltre specificato che in prossimità dell'ultimo apparecchio di erogazione di ogni
diramazione aperta su cui siano installati 2 o più apparecchi di erogazione si deve installare un
attacco per manometro, completo di valvola porta manometro, per poter misurare la pressione
residua durante la prova dell'idrante/naspo.
Per gli attacchi di mandata per autopompa viene introdotto il contrassegno in modo da permettere
l'immediata individuazione dell'impianto che alimentano; essi devono essere segnalati mediante
cartelli o iscrizioni recanti la dicitura:
Attacco di Mandata per Autopompa
Pressione Massima 1,2 Mpa
Rete idranti Antincendio area protetta:_____________
(questa ultima specifica nel caso di più attacchi per autopompa nell'ambito dell'attività protetta)
Esercizio e Verifica dell'impianto
Il responsabile del sistema deve provvedere al mantenimento delle condizioni di funzionamento
dell'impianto previste dal progetto, che rimangono sotto la sua responsabilità anche esistendo il
servizio di ispezione periodica da parte della ditta installatrice o di altro organismo autorizzato.
Spetta al manutentore di rendere edotto il responsabile del sistema sulle condizioni dell'impianto
con apposita comunicazione scritta, affinché il responsabile del sistema, consapevolmente, possa
attendere alla messa in efficienza dell'impianto.
Il responsabile deve provvedere affìnche venga effettuata la sorveglianza dell'impianto (verifica
delle apparecchiature quanto ad integrità, completezza dell'equipaggiamento e possibilità di
accesso nei periodi che intercorrono fra le due manutenzioni periodiche), la manutenzione
periodica dell'impianto (effettuata da personale competente e qualificato svolta con la frequenza
prevista dalla UNI EN 671-3), la verifica periodica dell'impianto (effettuata da tecnico avente
necessarie competenze). Tutti i lavori svolti sull'impianto o le modifiche apportate, le prove
eseguite, i guasti con relative cause, esito delle verifiche e ogni altra operazione effettuata
sull'impianto devono essere trascritte su apposito registro tenuto costantemente aggiornato dal
responsabile del sistema.
La manutenzione periodica dell'impianto, come detto sopra, deve essere effettuata da personale
competente e qualificato. La manutenzione dei naspi ed idranti a muro deve essere svolta con
frequenza prevista dalle disposizioni normative e comunque almeno due volte all'anno, in
conformità alla UNI EN 671-3 ed alle istruzioni contenute nel manuale d'uso e manutenzione che
deve essere predisposto dal fornitore dell'impianto. In ogni caso ogni 5 anni deve essere eseguita
la prova idraulica delle tubazioni flessibili e semirigide come previsto dall’ UNI EN 671-3.
La manutenzione degli attacchi autopompa deve prevedere, con cadenza semestrale, almeno la
verifica della manovrabilità delle valvole, con completa chiusura ed apertura delle stesse ed
accertamento della tenuta della valvola di ritegno.
Per la manutenzione degli idranti soprasuolo e sottosuolo le operazioni di manutenzione devono
includere almeno la verifica della manovrabilità della valvola principale mediante completa
apertura e chiusura, verifica della facilità di apertura dei tappi, verifica del sistema di drenaggio
antigelo (ove previsto), verifica ed eventuale ripristino della segnalazione degli idranti sottosuolo,
verifica del corredo di ciascun idrante come prevede la normativa vigente.
La manutenzione delle reti di idranti all'aperto deve includere, le seguenti operazioni aggiuntive:
- verifica semestrale degli apparecchi erogatori, per evidenziare eventuali danni da corrosione
- verifica dell'accessibilità degli apparecchi erogatori.
Per la norma completa e il testo integrale si raccomanda di consultare la norma UNI 10779:2014
disponibile presso l'ente UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione.
Il testo sopra riportato è un estratto della normativa integrale pubblicata il 06 novembre 2014,
sono stati riportati alcuni estratti del testo pubblicato, alcune parti possono essere state omesse
e/o modificate. Il presente testo non fa fede come testo integrale o testo normativo.
Vi ringraziamo dell'attenzione e rimaniamo a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
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