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La parte superiore dell'etichetta consta di:
1) dicitura “estintore”;
2) tipo di estintore e sua carica nominale (ex.: “6 Kg polvere ABC”);
3) codice indicativo della capacità di spegnimento (ex.: “34A 233B C").

La parte subito sottostante, consta di:
1) istruzioni d'uso per esteso e con pittogrammi di riferimento;
2) pittogrammi delle classi di fuoco su cui l'estintore può essere utilizzato.

La terza parte dell'etichetta consta delle limitazioni e dei pericoli d'uso con particolare riferimento alla tossicità e alle apparecchiature sotto tensione elettrica (ex.: “utilizzabile su apparecchi in tensione dopo utilizzazione in locali chiusi areare”).

Subito sotto, la quarta parte dell'etichetta, che consta di:
1) diciture relative all'esercizio e alla manutenzione, all'identificazione dell'agente estinguente e alla concentrazione degli additivi per gli agenti a base d'acqua (ex.: “ricaricare dopo l'uso anche parziale”, “verificare periodicamente ogni 6 mesi”, “6 Kg polvere ABC – azoto”);
2) riferimenti al modello e all'omologazione (ex.: “codice identificazione costruttore 100”, “approvazione ministero dell'interno n° NS 1346/4115/3 Sott. 112 del 19/03/2001”);
3) temperature limite d'uso (ex.: “temperature limiti di utilizzazione -20C° +60C°”).

Infine, l'ultima parte dell'etichetta consta del nome e dell'indirizzo del costruttore dell'estintore.

 

Qui sopra, un esempio di etichetta standard, senza il nome del costruttore.