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Il Dipartimento della Protezione Civile, ai sensi del comma 4, art.20 del D.Lgs.334/99 e s.m.i. (noto come Legge Seveso), ha predisposto in collaborazione con i ministeri competenti e le regioni il presente documento, relativo alle nuove “Linee Guida per l’informazione alla popolazione” che si trovi a vario titolo nelle zone ove sono ubicati stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante.
Le Linee Guida, che sostituiscono le precedenti emanate nel 1995, sono indirizzate ai Sindaci dei comuni dove sono ubicati i predetti stabilimenti industriali nonché ai Sindaci dei comuni limitrofi che potrebbero essere interessati dagli effetti di un incidente rilevante, sulla base degli scenari incidentali riportati nel Piano d’Emergenza Esterno (PEE) di ogni singolo stabilimento.
I comuni, ai sensi del comma 4 dell’art.22 del citato decreto legislativo, devono “portare tempestivamente a conoscenza della popolazione le informazioni fornite dal gestore, eventualmente rese maggiormente comprensibili, fermo restando che tali informazioni dovranno includere almeno i contenuti minimi riportati nelle sezioni 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 della Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e i lavoratori”.
Inoltre, il successivo comma 5 dell’Art. 22 dispone che il messaggio informativo deve essere fornito d’ufficio, nella forma più idonea, ad ogni persona e ad ogni struttura frequentata dal pubblico che possano essere colpite da un incidente rilevante verificatosi in uno degli stabilimenti industriali.
Rispetto alla precedente edizione, queste nuove Linee Guida superano la passata impostazione dello schema di progettazione dell’informazione in quanto, oggi, è la norma stessa ad individuare i soggetti ai quali è destinata l’informazione e, tramite la citata Scheda di informazione, ad offrire le conoscenze utili e le indicazioni necessarie a rispondere all’interrogativo di “cosa comunicare”.
Come comunicare” è il passo successivo, che richiede lo sviluppo di specifiche tecniche, modalità e strumenti, anche innovativi, così come proposto da questo documento. La predetta Scheda contiene i dati che costituiscono la base per progettare le campagne informative nei comuni interessati, secondo modalità di diffusione corrispondenti all’esigenza di sensibilizzare la popolazione interessata.
Si ricorda a tale proposito che le informazioni necessarie alla popolazione sono specificatamente riportate anche nel PEE degli stabilimenti di cui agli Art.6 e 8 del citato DL 334/99 e s.m.i.
È quindi importante far conoscere ai cittadini sia la natura del rischio e i danni sanitari ed ambientali che esso può indurre, sia le pertinenti misure di autoprotezione previste nel PEE per mitigare gli effetti di un evento incidentale nonché i sistemi di allarme da attivare in caso di emergenza al fine di favorire una tempestiva adozione delle norme comportamentali divulgate nella campagna informativa del Comune.
Il messaggio informativo dovrà, infatti, raggiungere tutti i soggetti interessati dal rischio attraverso un sistema di diffusione capillare e dovrà essere integrato dalla promozione di adeguate azioni finalizzate a stimolare la partecipazione attiva ed il coinvolgimento dei cittadini, in modo da assicurare un'efficiente gestione del territorio da parte delle Autorità pubbliche preposte, nei casi di emergenze di natura industriale.
Questo documento è stato redatto con lo scopo di fornire suggerimenti utili a organizzare la campagna informativa, a elaborare i messaggi informativi partendo dai dati della Scheda e del PEE e a promuovere iniziative informative sul rischio di incidente rilevante: sarà compito del Sindaco sviluppare e adattare al proprio territorio queste indicazioni, che vanno considerate come uno strumento tecnico-operativo di supporto alla gestione dell’informazione alla popolazione sia per gli aspetti preventivi che per quelli in emergenza.
È importante tener presente che le attività di informazione poste in essere devono collegarsi ai contenuti della Scheda e del PEE relativamente ai dati riportati nel Modello organizzativo d’intervento sull’organizzazione dell’evacuazione assistita, sulla dislocazione dei sistemi d’allarme, sui punti di raccolta e sulle vie di fuga.
Il pacchetto informativo realizzato e adottato dal Sindaco deve essere trasmesso alla Prefettura/Ufficio Territoriale del Governo e alla Provincia ai fini dell’inserimento nel PEE per completare il documento di pianificazione o del suo aggiornamento.

 

 

(fonte: protezionecivile)