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INTORNO Al 200 a.C

Ctesibio di Alessandria d'Egitto, inventò una pompa a mano in grado di distribuire l'acqua sul fuoco, la cosiddetta Antlia Ctesibiana (“antlia” = vaso per attingere, immaginato per il sollevamento dell’acqua). L’acqua per lo spegnimento degli incendi veniva convogliata o all’interno di tronchi d’albero appositamente svuotati all’interno, ma più spesso all’interno di vere e proprie tubazioni in cuoio.

DURANTE IL MEDIOEVO

I sistemi d'acqua a spruzzo cominciarono ad essere usati per applicare getti d'acqua agli incendi. Lo spruzzo funzionava come una pompa da bicicletta, in quanto si aspirava l'acqua da un recipiente e lo spruzzo caricato con l'acqua, veniva diretto verso il fuoco. Questi sistemi furono usati nel Grande Incendio di Londra del 1666.

1715

Il primo estintore fu inventato da Zacharias Greyl e consisteva in una botte di legno contenete 20 litri d’acqua e una piccola porzione di polvere da sparo con una miccia: in caso di incendio si gettava la botte sul fuoco che, esplodendo, spegneva l’incendio.

1723

Un dispositivo simile a quello di Greyl fu brevettato in Inghilterra da Ambrose Godfrey, un famoso chimico. Consisteva in una botte riempita con liquido antincendio e un contenitore in peltro riempito di polvere da sparo. Un sistema di accensione provocava l’esplosione della polvere e, di conseguenza, lo spargimento della soluzione.

1818

La prima versione del moderno estintore portatile fu inventata dal capitano George William Manby, e consisteva in un recipiente di rame di 3 galloni (13,6 litri) contenente una soluzione di cenere perlata (carbonato di potassio) e pressurizzato ad aria compressa.

1866

L'estintore "soda-acido" fu brevettato per la prima volta in Francia da Francois Carlier. Miscelando una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio con acido tartarico, produceva il gas propellente CO2.

1881

Un altro estintore "soda-acido" fu brevettato negli Stati Uniti da Almon M. Granger. Questo estintore utilizzava la reazione tra la soluzione di bicarbonato di sodio e l'acido solforico per espellere l'acqua pressurizzata sul fuoco.

1881

L'estintore a cartuccia fu inventato in Inghilterra dalla Read & Campbell Limited ed utilizzava acqua o soluzioni a base acquosa. In seguito, inventarono un modello di tetracloruro di carbonio chiamato "Petrolex" che fu commercializzato per uso automobilistico.

1890

Fu sviluppata una variante di estintore che consisteva in una bottiglia di vetro da usare come una specie di “bomba", riempita con il liquido che doveva essere gettato alla base di un incendio. Il tetracloruro di carbonio (CTC) evaporava e spegneva le fiamme per reazione chimica. L’estintore CTC era adatto per incendi liquidi ed elettrici e fu montato sui veicoli a motore per i successivi 60 anni, fino a quando fu ritirato, negli anni '50, a causa della tossicità della sostanza chimica.

1904

L’estintore a schiuma chimica fu inventato in Russia da Aleksandr Loran, sulla base della sua precedente invenzione di schiuma antincendio.

1910

La Pyrene Manufacturing Company of Delaware depositò un brevetto per l'utilizzo di tetracloruro di carbonio (CTC) per estinguere gli incendi. Il liquido, una volta vaporizzato, estingueva le fiamme inibendo la reazione chimica a catena del processo di combustione. Brevettarono un piccolo estintore portatile che consisteva in una bottiglia di ottone con una pompa manuale integrata utilizzata per espellere il liquido. 

1924

L’estintore ad anidride carbonica (CO2) fu inventato negli Stati Uniti ed era costituito da un cilindro metallico contenente 7.5 libbre di CO2, con una valvola a ruota e un tubo di ottone rivestito in cotone, con un corno composito a forma di imbuto come un ugello. Questo estintore è ancora popolare in quanto è ozono-friendly, ed è ampiamente utilizzato nella produzione cinematografica e televisiva per estinguere gli stuntman in fiamme.

1928

DuGas realizzò un estintore chimico a secco funzionante a cartuccia, che consisteva in un cilindro di rame con una cartuccia interna di CO2. L'operatore doveva ruotare la valvola per forare la cartuccia e schiacciare una leva sulla valvola all'estremità del tubo per scaricare la sostanza chimica.

ANNI ‘40

In Germania fu inventato il liquido Halon 1011 (bromoclorometano - bromometano - bromuro di metile) per l'uso negli aerei. Era più efficace e leggermente meno tossico del tetracloruro di carbonio (CTC) e fu usato fino al 1969.

ANNI ‘50

In Europa su inventata la polvere ABC insieme alla Super-K, inventata nei primi anni '60, e alla Purple-K sviluppata dalla Marina Militare americana alla fine degli anni '60.

1969

A Montecatini, venne inventato il fluobrene (Halon 2402), detto anche ammazzafuoco per la grande capacità di spegnere le fiamme. All’inizio fu utilizzato principalmente durante le gare automobilistiche, sul circuito italiano di Monza.

ANNI ‘70

Halon 1211 arrivò negli Stati Uniti dall'Europa, dove era stato usato dalla fine degli anni '40 o dai primi anni '50. Halon 1301 fu sviluppato da DuPont e dall'esercito degli Stati Uniti nel 1954. Sia il 1211 che il 1301 funzionavano inibendo la reazione a catena del fuoco e, nel caso di Halon 1211, anche dei combustibili di classe A di raffreddamento. Halon viene usato ancora oggi, ma sta andando in disuso a causa del suo impatto ambientale.

FINO AD OGGI

Il fosfato di ammonio è il nuovo agente utilizzato oggi nell'estintore portatile come principale agente.